GT3RS: ecco la “furia alata” di casa Porsche
Una furia alata in grado di mettere i brividi anche agli automobilisti più esperti e sfrecciare sia in pista che sull’asfalto: è questo l’identikit della Porsche 911 GT3 RS, un bolide capace di raggiungere velocità supersoniche e dal rumore assordante, caratterizzato da un aspetto pomposo in grado di esaltare i più eccentrici: alettone, cofano, pannello posteriore di carbonio e tetto di magnesio sono una vera e propria gioia per gli occhi dei più esuberanti.
Eccentricità a parte, gli ingegneri di Stoccarda hanno deciso di puntare su questi materiali per rendere più leggera la vettura. Tanti chili in meno in grado di fare la differenza in termini di
prestazioni. Del resto non stiamo di certo parlando di un’auto per famiglie: la schiena sembra fondersi con il sedile, all’accelerazione il rumore è veramente assordante e al
minimo dosso è impossibile non sussultare, tuttavia lasciarsi avvolgere dal caldo abbraccio dell’abitacolo del gioiellino tedesco è veramente un’esperienza irripetibile ed una vera e propria gioia per gli occhi. I progettisti della casa automobilistica teutonica hanno lavorato duramente su ogni dettaglio.
Senza contare che il propulsore carter a secco ha ben 25 cavalli e 20 Nm di coppia in più rispetto al passato. Finita qui? Assolutamente no. Scarico in titanio, batteria allegerita
agli ioni di litio, sospensioni montate su uniball. Dettagli ben visibili, eppure a dirla tutta la GT3 RS non sembra essere la macchina di un supereroe dei fumetti o del protagonista di un cartone animato, nonostante a prima vista sembra che i componenti siano troppo grossi per la carrozzeria: le gomme vanno a sfiorare i passaruota, l’alettone posteriore ricorda i tavoli utilizzati
per le cerimonie i fari sono molto più pronunciati rispetto al passato, un aspetto reso ancora più evidente dalle inedite linee del tetto e del cofano.
La vettura ha un’anima profondamente sportiva in grado di risaltare da ogni prospettiva. Un aspetto che la rende travolgente, aggressiva. Non potrebbe essere altrimenti visto che stiamo parlando della prima Porsche GT dotata di un propulsore aspirato ad utilizzare una carrozzeria più larga di quelle Turbo. Una carrozzeria provvista di carreggiata allargata, eccezionale per il grip e prese di aria ai lati. Una carrozzeria più larga non può che tradursi in maggiore peso, eppure nonostante ciò, grazie all’introduzione dei già citati materiali, la GT3 RS è più leggera di ben 10 chili rispetto alla GT3.
Senza contare che l’ultimo gioiellino della Porsche è molto più efficiente anche dal punto di vista aerodinamico. Le fessure presenti sopra i pneumatici anteriori vanno a sottrarre aria ad alta pressione dai passaruota agevolando il compito dello spoiler anteriore e generare 110 chili di deportanza a 200 chilometri orari. Grazie a ciò è stato possibile montare un alettone posteriore
più grosso al fine di equilibrare il flusso aggiungendo altri 200 chili di deportanza alla medesima velocità. A conti fatti, in toto la GT3 RS va a generare l’80% di quella della Porsche Cup.
E il grip? A fornire sostegno in tal senso ci pensano i cerchi da 21 pollici con Michelin Pilot Super Sport da 325/30 senza contare l’effetto del motore, posteriore a sbalzo. Qui il grip è veramente sensazionale. Anche la trazione è veramente stupefacente: basti pensare che possibile uscire da un tornante con la prima e aprire il gas senza timori, eppure i pneumatici restano incollati alla strada. Il gioiellino tedesco va esattamente dove il guidatore desidera, senza esitazioni e sbavature. Piano o a velocità elevate, il sottosterzo è praticamente inesistente. Il passo allungato ha finito per variare la distribuzione del peso dell’auto. In più troviamo i 4 pneumatici sterzanti, l’eccellente deportanza e i supporti motore attivi, elementi che permettono di incollarla alla strada.
Tuttavia, se si desidera rendere l’esperienza di guida veramente unica niente di meglio dell’andarsene in giro con le sospensioni nel SET-UP maggiormente rigido. Una volta provata in questa modalità è impossibile rinunciarvi. L’esperienza di guida è veramente stupefacente, anche se è necessaria un’attenzione certosina. Girando lo sterzo e premendo i pedali le reazioni sono immediate, al punto da far sembrare il guidatore un tutt’uno con la vettura. E dire che dà la possibilità di apprezzare persino contropendenze e dossi, prova evidente che è veramente “incollata” alla strada, l’ideale per chi desidera sfrecciare sull’asfalto in tutta sicuezza.
Un piacere alla guida infinito, su pista come su strada, nonostante l’invidiabile sicurezza che la contraddistingue. Un gioiellino imperdibile per gli appassionati, un lusso per pochi visto il prezzo, ma per chi può, il gioco vale sicuramente la candela!