Suzuki Baleno: la hatchback che non ti aspettavi
Alla ricerca di una berlina compatta, spaziosa, economica, efficiente? La Suzuki Baleno sembra essere destinata a realizzare il sogno di tanti automobilisti nel mondo. Eccessivo ottimismo?
I numeri sembrano dare ragione agli ingegneri della casa automobilistica giapponese: 399 centimetri di lunghezza, 175 centimetri di larghezza e 147 centimetri di altezza. Il risultato è una linea filante in grado di far battere il cuore già al primo sguardo nell’ammirare una vettura accogliente e spaziosa.
Eppure all’interno della vettura domina il minimalismo,, ma nonostante ciò la Suzuki Baleno è completa sotto ogni aspetto: le plastiche assemblate alla perfezione sono il giusto contorno ad un ambiente accogliente e accessoriato al punto da far pensare di essere all’interno di un’auto appartenente al segmento C. L’allestimento?
Già ottimale sulla versione B-Easy, eccezionale in quella B-Top, la più ricca con Bluetooth, navigatore satellitare, infotainment con display touchscreen da 7 pollici, telecamera posteriore, funzione Car Play e Mirror Link, volante in pelle a 3 razze, Usb e Aux. Tutte le versioni dispongono del My Drive, un monitor LCD da 4.2 pollici posizionato in mezzo al cruscotto per dar la possibilità a chi guida di essere informato velocemente e in maniera esauriente sul proprio stile di guida. Nella stessa posizione troviamo anche uno schermo touch da 7” con navigatore integrato.
E lo spazio? Come già anticipato a bordo se ne trova in abbondanza, specialmente nella seconda fila l’abitabilità è decisamente al top.
Accogliente, spaziosa, elegante, funzionale. Altro? Sì, agile e capiente grazie alla nuova piattaforma di ultimissima generazione che ha permesso alla vettura di “perdere” 30 chili e ottenere un passo generoso, maggiore sicurezza e visibilità su strada oltre a più spazio a bordo e un’ottima capacità di carico (355 litri) per una vettura lunga meno di 4 metri e pesante “solo” 940 chili (più leggera rispetto alle altre berline compatte presenti sul mercato).
Rispetto al passato cambia anche la configurazione base del sottoscocca, rivisto grazie all’inedita conformazione ad andamento sagomato e attraverso utilizzo di acciaia ad elevata resistenza. Risultato? Una rigidità maggiore di circa il 10% ed un minor peso del 15% rispetto alle vecchie piattaforma, a tutto vantaggio di silenziosità e stabilità.
Enormi i progressi anche per quel che concerne il comparto tecnologico: la Suzuki Baleno è la prima vettura della casa automobilistica giapponese ad adottare una tecnologia ibrida che prende il nome di “Mild Hybrid.” Un sistema ibrido intelligente che sfrutta l’IGS (Integrated Starter Generator) con una batteria da 12 volt agli ioni di litio. L’Igs collegato al propulsore a combustione da una cinghia assicura ben tre funzioni: alternatore per la ricarica della batteria batteria classica e quella agli ioni di litio, motorino di avviamento del propulsore termico e propulsore elettrico di assistenza per supportare il motore sia in fase di accelerazione sia in fase di ripresa.
Grazie alla sapiente unione fra un propulsore elettrico da 2.3 KW, una batteria da 12 volt pesante solo 5.2 chili la Suzuki Baleno assicura agli automobilisti una soluzione ibrida veramente conveniente, leggera, compatta e in grado di garantire consumi ridotti: nel ciclo misto il risparmio di carburante è di circa il 5%, con picchi del 15% sui tracciati cittadini, dimensione ideale per l’ibrido.
Massima efficienza dunque a prescindere dalla motorizzazione scelta: la berlina compatta nipponica sarà lanciata sul mercato in due differenti motorizzazioni a cui si aggiungerà la Mild Hybrid (variante ibrida). Parliamo del 1.2 benzina con doppia iniezione Dualjet 4 cilindri con 80 cavalli di pteonza e 120 NM di coppia e del 1.0 turbo benzina ad iniezione diretta Boosterjet 3 cilindri in grado di garantire uno step di potenza di ben 112 cavalli. Per quanto riguarda il cambio, sarà disponibile sia quello manuale a 5 rapporti o il cambio automatico CVT a variazione continua che ha ben figurato sulle altre vetture del costruttore asiatico. L’unità 3 cilindri turbo benzina disporrà di un cambio manuale a 5 marce e un cambio automatico a 6 rapporti con con convertitore di coppia.
Consumi? Stando a quanto dichiarato dai vertici Suzuki, la berlina compatta dovrebbe garantire percorrenza di 100 chilometri e oltre con poco più di 4 litri di carburante, consumi che scendono ulteriormente sotto i 4 litri optando per la variante ibrida (elettrico+benzina). Il più performante Boosterjet dovrebbe invece garantire consumi inferiori ai 4.4 litri ogni 100 chilometri e di 4.7 litri con cambio automatico a 6 rapporti.
Prova su strada
Stabilità, buone prestazioni, consumi ridotti e tanto comfort: grazie alla nostra prova su strada abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano le potenzialità dell’auto asiatica. Insonorizzata alla perfezione con sospensioni impeccabili, ma al tempo stesso dinamica, agile, performante.
A garantire la sicurezza di guidatore e passeggeri ci pensano i numerosi Airbag, il Radar Brake Support (utile per scongiurare il rischio tamponamento arrestando completamente l’auto in caso di pericolo) e l cruise control adattivo.